Gli atti degli enti locali a cui si riconosce la natura di fonte del diritto sono due: gli statuti e i regolamenti. Lo Statuto rappresenta una sorta di "Carta Costituzionale" dell'ente locale. La riforma del Titolo V della Costituzione (legge cost. n. 3/2001) ha ampliato l’autonomia normativa degli enti locali. L’art. 114, comma 2, Cost., ha riconosciuto per la prima volta rilevanza costituzionale agli Statuti di Comuni, Province e Città metropolitane e l’art. 117, comma 6, Cost., ha previsto una più ampia potestà regolamentare stabilendo che tali enti “hanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite”. Per rendere operativi i principi generali contenuti nella legge e nello Statuto dell'Ente Locale, l'art.7 T.U. n.267/2000 prevede lo strumento normativo del Regolamento.


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