La Gioventù Federalista Europea - Centro Regionale Toscana in collaborazione con la Sezione GFE di La Spezia

organizza due giornate dedicate al XX Anniversario della caduta del muro di Berlino

Domenica 8 Novembre

Ore 10.00 – 11.00 Ritrovo alla stazione di Riomaggiore (SP).
Ore 11.00 – 13.00 Marcia pubblica lungo la “Via dell’Amore” tra Riomaggiore e Manarola
con bandiere dell’Europa, del MFE e distribuzione di volantini.
Ore 13.00 – 14.00 Pranzo e trasferimento con il treno a La Spezia.
Ore 14.15 – 15.15 Attività di strada con distribuzione di volantini.
Ore 15.30 – 18.30 La Spezia, Piazza Battisti 1, Centro di Arte Moderna e Contemporanea,

incontro pubblico:
La caduta del muro di Berlino. Crocevia tra storia mondiale e storia europea
Relatori: prof. Luigi V. MAJOCCHI, Università di Pavia;
dott. Tommaso VISONE, Università di Roma.
Presiede: Francesco PIGOZZO, Segretario GFE Toscana.
Intervengono: rappresentante ANPI La Spezia; Gianluca RAJA, GFE La Spezia; Piergiorgio MARINO, Presidente MFE Liguria; Stefano CASTAGNOLI, Presidente MFE Toscana; Simone VANNUCCINI, Segretario Nazionale GFE; prof. Piero GRAGLIA, Università di Milano.

Per informazioni e adesioni: f.pigozzo@gmail.com 349 1254903 - lcmas@hotmail.it 340 7230501


Lunedì 9 Novembre


Ore 16.00 – Attività di strada con distribuzione di volantini.
Ore 17.00 – Ateneo fiorentino. Sede Novoli, incontro pubblico:

1989-2009. Da Berlino all’Unità Europea

Relatori: Luigi V. MAJOCCHI (Università di Pavia), Giuseppe MAMMARELLA (Università di Firenze), Roberto CASTALDI (Scuola Superiore Sant’Anna-Pisa).
Modera: Simone VANNUCCINI, Segretario Nazionale GFE.

Per informazioni e adesioni: massimo.vannuccini@gmail.com 329 1681846

9 novembre 2009: A 20 anni dalla Caduta del Muro di Berlino
C’E’ ANCORA UN MURO DA ABBATTERE IN EUROPA
quello che separa i cittadini europei da una reale democrazia sovranazionale

- Abbattiamolo! Con una vera Costituzione europea e un vero governo democratico, responsabile di fronte ai cittadini e agli stati, in grado di affrontare i problemi europei e di contribuire a risolvere quelli mondiali.
- Abbattiamolo! Uscendo dalla logica degli avanzamenti all'unanimità ratificati da popoli nazionali.
- Abbattiamolo! Rimettendo al centro l'obiettivo federale con cui fu fondata la prima comunità europea.

Solo quando si abbatterà questo muro ci si potrà sentire compiutamente cittadini europei.
Solo con la Federazione Europea avremo i mezzi per partecipare attivamente al destino del mondo.

9 novembre 1989: il muro che per 37 anni ha diviso Berlino è abbattuto da un mare di folla alla notizia che la Germania dell’Est aprirà le frontiere. Il 3 ottobre dell’anno dopo, la Germania torna ad essere uno stato unitario (in forma federale) al centro di un’Europa in cui si iniziano a smantellare i pericolosi residui della guerra fredda.

Ai timori per il ritorno di un protagonismo tedesco di marca nazionalista, la Germania risponde dando il maggiore contributo a un passo decisivo per la politica europea : il progetto di una moneta unica diventa realtà. Uno degli atti politici di maggiore lungimiranza nella storia europea: il paese più forte economicamente decide di rinunciare alla sua solida moneta nazionale, in nome di un vantaggio di più lungo termine e in cambio di una più stretta e democratica unione politica sovranazionale.
Oggi, sotto la pressione di una crisi sistemica e mondiale che arriva a mettere in discussione la sopravvivenza della specie umana (cambiamenti climatici, insostenibilità del modello di sviluppo), che fa vacillare diritti e benessere anche dove sembravano acquisiti, che fa tornare all’ordine del giorno i rischi di conflitto (dalle bombe atomiche agli atti terroristici) è necessario che in Europa si assuma di nuovo con coraggio l’iniziativa perché si completi l’unificazione politica di quei paesi e cittadini europei disposti a stringere un vero patto costituzionale fra loro, a delegare a un governo democratico comune, dotato di risorse proprie e di un bilancio adeguato, la gestione delle grandi linee di politica economica e la gestione della politica estera, di difesa e di sicurezza comune.
Di questo ha bisogno l’Europa, e di questo ha bisogno anche il mondo, perché gli egoismi nazionali delle piccole potenze europee così come l’insufficienza dell’Unione Europea (anche con il Trattato di Lisbona) sono il più grave ostacolo ai progetti che la società e la cultura europea sanno ancora ideare: riconversione ecologica dell’economia, sostenibilità della globalizzazione, riforma democratica dell’ONU e degli altri organismi internazionali, pacificazione mondiale.

www.gfeaction.eu