Argine Serchio
Argine Serchio

Il Ministero delle Politiche Agricole ha finalmente riconosciuto la calamità naturale per le aziende agricole colpite dagli eventi eccezionali del dicembre 2009 nel Comune di Vecchiano. Sulla base delle richieste tempestivamente avanzate dalla Provincia di Pisa e proposte da parte della Regione Toscana al Ministero, con decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 16 aprile è stato formalmente riconosciuto lo stato di calamità, a seguito delle piogge dal 24 al 27 dicembre 2009, ed attivate le procedure degli interventi compensativi del Fondo di solidarietà del Decreto legislativo 102, del 2004 (Art. 5). E' stata così dichiarata l'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi per effetto dei danni alle produzioni, alle strutture aziendali e alle infrastrutture connesse all'attività agricola nel territorio del Comune di Vecchiano. Si attivano così le specifiche misure di intervento previste dal Decreto 102. Dalla pubblicazione decorrono i 45 giorni entro i quali le aziende colpite dovranno presentare formale domanda di riconoscimento del danno e del conseguente risarcimento.

"Dopo mesi di intenso lavoro per creare le condizioni per tale riconoscimento e di forte preoccupazione per la drammatica situazione in cui sono venute a trovarsi circa 80 aziende agricole del territorio vecchianese, giunge finalmente il Decreto di riconoscimento dell'evento e quindi la possibilità di accedere alle risorse del Fondo nazionale di solidarietà per il settore agricolo" - sottolinea l'Assessore provinciale allo Sviluppo Rurale, Giacomo Sanavio - che prosegue: "adesso parte una nuova fase per la presentazione delle domande da parte delle aziende e di verifica da parte dei nostri uffici". Sanavio esprime un giudizio politico in merito alle ulteriori tensioni create tra gli alluvionati dalla ripartizione dei fondi della prima ordinanza del Dipartimento della Protezione Civile (i 2 milioni di euro): "sfugge alla piena comprensione il criterio in base al quale siano state ripartite quelle risorse. La domanda che sorge spontanea è: se gli enti che hanno effettuato il censimento e la rilevazione dei danni sono stati il Comune e la Provincia, perché la ripartizione di ogni eventuale fondo non avviene sulla base dei dati che i nostri uffici hanno validato? Con quale altro strumento si è operato per individuare i beneficiari delle prime provvidenze? Sicuramente sarebbe stata auspicabile una maggiore trasparenza nel procedimento di assegnazione".