save the children
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Ogni anno, nonostante i progressi segnati dalla comunità internazionale, nel mondo oltre 7,6 milioni di bambini muoiono – 1 ogni 4 secondi – per cause prevedibili o curabili, prima di aver compiuto 5 anni di età. Di questi oltre il 70% muore entro il primo anno di vita e il 40% nel corso del primo mese. Una delle concause di questo dramma planetario e la malnutrizione e gli ostacoli nell’accesso alle cure e ai vaccini.

La Provincia di Pisa, che da anni si batte per l’affermazione dei diritti dell’infanzia, ha voluto patrocinare la Campagna mondiale Every One promossa da Save the Children onlus, per salvare la vita a milioni di bambini e madri e contribuire così al raggiungimento del quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio, ovvero la riduzione entro il 2015 di due terzi della mortalità infantile. Quest’anno la Campagna avrà come focus la malnutrizione che causa circa un terzo delle morti dei bambini fino a 5 anni e provoca danni devastanti e irreversibili anche su quelli che sopravvivono.

Il 25 ottobre prossimo, la Provincia insieme a Save the Chlidren sarà in piazza del Duomo a Pisa per dire basta a questo genocidio e testimoniare, insieme agli altri partner nazionali, un impegno concreto affinché si mantenga alta l’attenzione su questi temi e si investa su soluzioni di lungo periodo già esistenti e attuabili per combattere la mortalità infantile.

«I governi di 193 Paesi – sostiene l’assessore provinciale al welfare e pari opportunità, Anna Romei –, ratificando la Convenzione delle Nazioni Unite per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, hanno assunto impegni precisi e devono perciò operare affinché questi siano mantenuti. Tutelare il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, previsto all’articolo 6 della Convenzione, e il diritto alla salute e ai servizi sanitari, indicato all’articolo 24, è dovere di ciascun cittadino ed a lui, oggi, rivolgiamo la nostra supplica perché diventi difensore consapevole e convinto dei diritti di ogni bambino e impedisca di far calare l’oblio su quelle regioni del mondo dove la sofferenza e la morte si accaniscono sull’infanzia.»