Stop stalking
Stop stalking

Operativamente l’accesso al servizio avverrà tramite contatto telefonico, dal lunedì al venerdì in orario 9-18, al numero 366-2753616; oppure attraverso l’e-mail sportellostalking@gmail.com.

Stalking, ovvero, molestie assillanti. Quei comportamenti tormentosi e reiterati (telefonate, messaggi, appostamenti: insomma, ricerche soffocanti di contatto personale), che arrivano a determinare, in chi li subisce, stati d’ansia, se non addirittura di timore per l’incolumità propria o delle persone care, fino a decidere di cambiare, per sicurezza, le normali abitudini di vita. Una vera e propria forma di persecuzione che in Italia, dal 2009, è un reato; che può costare da 6 mesi a quatto anni di prigione (salvo lo sfociare in azioni ancor più gravemente punite); e contro la quale si organizzano attività di prevenzione e contrasto, anche a livello territoriale.

Ed è proprio in tale ottica che, per la nostra realtà locale, uno sportello di ascolto e aiuto sarà aperto dal 13 maggio su iniziativa congiunta di un ampio partenariato. Ne fanno parte: Provincia di Pisa e associazione Oltretutto (soggetti attuatori); Comune di Cascina (supporto organizzativo); Città del teatro (contributo alla formazione); e infine la Regione, ente patrocinatore dell’iniziativa all’interno dell’esperienza denominata “PoStiT” – sigla che sta appunto per “Postazione (anti) Stalking in Toscana” – già collaudata nel Pistoiese.

Ad annunciare l’operazione sono stati i rappresentati dello stesso pool promotore: per la Provincia l’assessore alle pari opportunità Anna Romei; per il Comune di Cascina l’assessore Fernando Mellea; per “Oltretutto” la presidente Sabrina Costantini. “Lo sportello – dicono – sarà protetto (non individuabile, cioè: per ovvie ragioni di sicurezza) e fornirà gratuitamente un supporto completo (con percorsi legali e sostegno psicologico) a tutte le vittime di stalking, a prescindere dall’essere donne o meno. Sebbene infatti la maggior parte dei fenomeni di morbosità persecutoria colpisca ‘al femminile’, si tende a trascurare che ben un terzo degli episodi ha come bersaglio un uomo. Né si tratta di un fenomeno connesso a differenze razziali o di condizione socio-economica”.
“Altri due aspetti da evidenziare circa lo stalking”, prosegue Sabrina Costantini, “sono, primo, la deriva non di rado fisica delle molestie esercitate inizialmente sotto la forma delle insistenze; e secondo, il potenziale comunque devastante di questa esperienza (anche quando non sfocia in aggressioni, stupri, omicidi) per coloro che la subiscono: perché possono uscirne distrutte, psicologicamente, moralmente o magari economicamente”.

E la difesa contro le violenze di ogni sorta è un terreno su cui è impegnata da sempre la Provincia di Pisa. “In anni di lavoro – dice l’assessore Romei – abbiamo costruito reti di solidarietà e avviato progetti di valenza regionale (la Toscana è fra le poche realtà in Italia ad avere un sistema strutturato su questo fronte) ma anche nazionale. Con attività che vanno dalle campagne permanenti di info-sensibilizzazione, alla creazione di case protette per vittime di maltrattamenti, tratta a scopo di sfruttamento sessuale e stalking; passando per il supporto ai centri antiviolenza territoriale (Telefono Donna a Pisa, Eunice a Pontedera, Frida a San Miniato, Amiche di Mafalda a Pomarance)”.