il progetto di potenziamento dello scomatore
il progetto di potenziamento dello scomatore

Nel giorno del suo insediamento a Presidente della Provincia, lo scorso ottobre, il Sindaco Marco Filippeschi aveva voluto subito fare il punto sui lavori di potenziamento dello Scolmatore, sollecitando la Regione Toscana ad erogare il finanziamento di un primo lotto di lavori. Ora la Regione ha deliberato, con due successivi decreti, l’impegno di 7 e 5 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 3 milioni di euro da parte dell’Autorità Portuale di Livorno, tutti impegnati a favore della Provincia di Pisa che così ha potuto approvare il bando per l’affidamento dei lavori. “Il lavoro da svolgere sul canale è d’importanza strategica per la sicurezza del nostro territorio – ha dichiarato il Presidente Filippeschi – perché potrà portare la capacità dello Scolmatore di far defluire le acque in mare dagli attuali 6-700 metri cubi al secondo a più di 1.000 metri cubi. In termini di sicurezza idraulica il potenziamento rappresenta quindi un significativo miglioramento per tutti i territori attraversati dal Fiume Arno a valle dell’abitato di Pontedera, dove si trova l’opera di presa del canale, e soprattutto per il centro abitato di Pisa dove l’alveo del fiume si restringe”.

Del progetto complessivo di 51 milioni di euro, per il quale si sono concluse le procedure di approvazione del livello progettuale definitivo, è stato sviluppato e presentato un primo lotto esecutivo d’intervento relativo alle “opere a mare” per un importo di 15 milioni di euro (foce armata e dragaggio del tratto terminale). “Abbiamo seguito l’obiettivo della messa in sicurezza idraulica dello Scolmatore con particolare attenzione – dice Giovanni Bracci, dirigente del Servizio Difesa del Suolo della Provincia - Per ottenere questo risultato lavoreremo al dragaggio della parte terminale dello Scolmatore per approfondire i fondali, che attualmente sono a quota zero, sino a circa 3,5 metri sotto il livello del mare. Con i successivi lotti tale dragaggio sarà esteso a tutto il tratto che va dal ponte sull’Aurelia sino alla foce, per una lunghezza complessiva di 4,5 chilometri. Essenziale sarà la realizzazione della foce armata, attraverso due moli di poco più di 500 metri, uno a nord e uno a sud, che “accompagnano” l’uscita in mare dello Scolmatore fino a 3,5 metri di profondità: creare questo nuovo profilo del fondo alveo consentirà di evitare l’accumulo dei sedimenti sotto costa, causa dell'insabbiamento della foce e primo problema da risolvere.

La Provincia di Pisa ha pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori del primo lotto (e altri seguiranno per l’esecuzione dei lotti successivi che prevedono anche la realizzazione e gestione di un impianto di trattamento dei fanghi di dragaggio estratti dal canale). La durata prevista per l’esecuzione dei primi lavori è di circa un anno e mezzo”.