nella foto, Giuseppe Pozzana con Giuliana Biagioli e il Sindaco Giulia Deidda
nella foto, Giuseppe Pozzana con Giuliana Biagioli e il Sindaco Giulia Deidda

Una modalità condivisa di governance territoriale in base a criteri di sostenibilità ambientale, utilità pubblica, valore sociale e rendimento economico, costruita attraverso un tessuto connettivo fatto di partecipazione, trasparenza e lavoro congiunto di istituzioni, associazioni e cittadini creando sinergie e obiettivi comuni. Fattore comune del territorio: il corso d’acqua che lo attraversa.

Questi i contenuti del progetto presentato stamani nel corso della conferenza stampa presso la Provincia di Pisa, alla presenza del Sindaco Giulia Deidda, consigliera provinciale con delega alla pianificazione territoriale, Giuseppe Pozzana Dirigente Servizio Pianificazione Territoriale e Sviluppo Economico ed Elena Tognoni, Pianificazione del Territorio della Provincia di Pisa; Giuliana Biagioli, Presidente Istituto di Ricerca sul Territorio e l’Ambiente - "Leonardo", con Tiziana Nadalutti e Alessandra Martinelli

Prende avvio la comunicazione del progetto per favorire la più ampia e completa partecipazione dei diversi portatori di interesse i quali, ciascuno con il proprio punto di vista sul fiume e sul territorio, sono gli attori essenziali per la costruzione e la messa in opera della governance territoriale condivisa su cui si incardina l’intero processo di un Contratto di Fiume. Infatti, il Contratto di Fiume è uno strumento volontario che mira a costruire nuove interrelazioni tra le matrici naturali e la presenza umana in un territorio, perseguendo la tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi, la riduzione dell'inquinamento delle acque, il riequilibrio del bilancio idrico, la salvaguardia dal rischio idraulico e la riqualificazione dei sistemi ambientali e paesaggistici.

“Il fiume con la sua integrità costituisce - ha dichiarato Giulia Deidda, Sindaco di Santa Croce sull’Arno - la cornice dei ragionamenti e delle scelte per l’uso e la gestione del territorio che devono valere non solo nel presente di chi decide di firmare il contratto ma anche nel futuro, con un orizzonte non limitato nel tempo. Questa esperienza costituisce un percorso pilota nell’ottica di dare risposta alla necessità di trovare nuove forme di dialogo con i cittadini per poter rinsaldare l’identità della comunità che vive intorno al fiume”. Il progetto pilota “partecipARNO”, che sarà realizzato nei prossimi mesi sotto la guida della Provincia di Pisa e con il contributo dell’Istituto di Ricerca sul Territorio e l'Ambiente - "Leonardo" nei territori del tratto pisano dell’Arno, intende porre le basi per andare in questa direzione, secondo la proposta contenuta nell'accordo di Programma per il Contratto Regionale del Fiume tra la Regione e le tre province di Pisa, Arezzo e Firenze. L’obiettivo del progetto – ha spiegato Giuliana Biagioli, Presidente dell’Istituto di Ricerca sul Territorio e l'Ambiente "Leonardo" - è quello di costituire un Osservatorio sull’Arno, luogo di analisi ed elaborazione di coinvolgimento attivo, propositivo e cooperativo degli attori sociali. Occorre recuperare una visione d’insieme, e una consapevolezza, da parte delle comunità che vivono l’Arno, non limitata al solo momento dell’emergenza, perché il fiume è elemento vitale del territorio”.

Fasi del progetto: gettare le basi per il coinvolgimento delle comunità locali e promuovere una coscienza di luogo, sviluppare un’analisi storico-identitaria dell’Arno e delle sue trasformazioni, individuare le risorse territoriali e i saperi del fiume (sia sul piano delle opportunità che su quello delle criticità), definendone così il ruolo e identificando le possibili linee evolutive su cui dovrà costruirsi il processo di Contratto di Fiume vero e proprio. Territorio coinvolto: un’area pilota di 12 comuni (Calcinaia, Cascina, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d'Arno, Pisa, Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Santa Maria a Monte, Vicopisano).

Azioni previste: coinvolgimento degli attori interessati o legati alla vita del fiume, ricerca storica sul ruolo del fiume nella vita socio-economica e culturale, analisi delle visioni del fiume da parte dei giovani e degli anziani, attivazione di un sito web (al contempo mezzo di divulgazione e partecipazione, on line da febbraio 2016), costituzione dell’Osservatorio e workshop finale per individuare i temi portanti per l’elaborazione del futuro Contratto di Fiume e le buone pratiche partecipative. Il percorso del progetto pilota “partecipARNO” si concluderà a maggio 2016.