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Martedi' 12 febbraio il Presidente Massimiliano Angori ha preso parte all'assemblea nazionale dell'Unione Province d'Italia che si e' svolta a Roma per l'elezione del nuovo Presidente UPI, da parte di tutti i Presidenti di Provincia: a fine lavori e' stato proclamato Michele De Pascale, Sindaco di Ravenna e Presidente della Provincia di Ravenna (nella prima foto, accanto al Presidente Angori).
"Un'occasione importante cui partecipare, anche perche' l'assemblea di Roma e' stato il luogo per fare il punto sull'attuale ruolo delle Province. Significativo e pienamente condivisibile il messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha sottolineato i compiti comunque strategici che appartengono al nostro Ente, affermando che:
'A fronte di obiettivi di semplificazione istituzionale, di revisione della spesa e di efficientamento amministrativo, che hanno motivato gli interventi di riordino degli anni passati, permane l’esigenza di presidiare adeguatamente funzioni di delicata e impegnativa rilevanza per la vita dei territori, dall’edilizia scolastica alla viabilità, che impattano direttamente su diritti primari delle persone, quali istruzione, mobilità, sicurezza'.
In virtu' di questo, ha proseguito il Capo dello Stato nel suo intervento, 'potrà essere valutata la coerenza del quadro legislativo vigente, anche riguardo all’allocazione delle funzioni e delle risorse necessarie per il loro esercizio'.
Un messaggio chiaro che invita a una seria riflessione circa il potenziamento per i nostri Enti, detentori di servizi essenziali per la vita dei cittadini e che, visto anche il passare del tempo e l'usura che cio' provoca su immobili e strade, hanno necessita' di finanziamenti adeguati per poter far fronte alle manutenzioni dell'edilizia scolastica e della viabilita', tanto per citare due delle fondamentali competenze attuali delle Province. Competenze di rilievo per cittadini e imprese, perche' riguardano la quotidianita' di ciascuno di noi ed impattano, a loro volta, sulla qualita' anche di altri servizi a disposizione della collettivita'. Ripartire da qui puo' significare rimettere al centro il ruolo delle Province, intanto nei compiti che spettano loro direttamente, e conferire anche una nuova spinta, che sia insieme propositiva e propulsiva, all'azione dei nostri Enti, al fine di renderli sempre piu' efficaci ed efficienti per tutte le comunita' che rappresentiamo".