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Il Presidente Angori ha preso parte alle celebrazioni per il Giorno della Memoria. Qui una immagine della cerimonia in Prefettura.

E qui di seguito il suo intervento istituzionale


"Il dolore della Shoah, dell'Olocausto di milioni di esseri umani, è certamente una parte fondativa del nostro presente, ma c'è il rischio che oggi venga sfumato col passare degli anni, quasi come fosse un vecchio film in bianco e nero: interessante per lo studio, ma incapace di suscitare emozioni ed orrore Perché ciò non avvenga dobbiamo invece diffondere incessantemente i valori che quella tragica esperienza ha insegnato all'Europa e al mondo intero, o almeno auspichiamo che lo abbia fatto.


La libertà e l'uguaglianza degli esseri umani, insieme alla dignità di ciascuno ed alla promozione della pace, hanno assunto il rango di valori di riferimento irrinunciabili anche e tanto più in seguito alle immani conseguenze causate dal loro mancato rispetto nel secolo scorso.
E oggi questo è tanto più importante, con la grave crisi internazionale e il conflitto in Ucraina che sta scuotendo il mondo e le sue radici democratiche, da ormai quasi un anno a questa parte.

L'emergere di atteggiamenti xenofobi ed apertamente razzisti e la rinascita di inclinazioni politiche autoritarie e violente dimostra come sia più che mai necessario mantenere vivissimo il ricordo, elevata la soglia d'attenzione e proclamare ad alta voce l'insensatezza di fatti come la Shoah, la grave ed inquietante 'banalità del male' da cui dobbiamo difenderci sempre.


Per noi oggi e sempre è doveroso ricordare perché, come ha scritto Primo Levi, "ciò che è accaduto può ritornare, pur assurdo e impensabile che appaia" . Dobbiamo evitare con tutte le nostre forze che tali aberrazioni si ripresentino, ed è per questo che, come istituzioni ci rivolgiamo anche e soprattutto ai giovani, affinché si facciano carico di costruire una nuova coscienza umanitaria, sia in ambito europeo che mondiale, allo scopo di rifuggire dalla guerra, dall'odio razziale e dal fanatismo, sia esso religioso o politico.


Concludo questo mio intervento con l'auspicio che il ricordo, portato avanti con nobile spirito di civiltà, della giornata odierna, rimanga in tutti noi e nelle nostre coscienze, affinché la stessa memoria delle scelleratezze consumate contro l'Umanità negli anni trascorsi impegni il tempo presente in un domani nel quale non abbiano mai più a ripetersi. La memoria, in tal senso, è la nostra speranza in un futuro migliore.

Ultimo aggiornamento

07-06-2023 11:06

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