Per "Patto Territoriale" si intende l'accordo, promosso da enti locali, parti sociali, o da altri soggetti pubblici o privati, relativo all'attuazione di un programma di interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale. I Patti territoriali sono stati varati dal Consiglio europeo di Essen del 9-10 dicembre 1994 e confermati al Consiglio Europeo di Firenze del giugno 1996. Essi si configurano come "Patti territoriali per l'occupazione" nel quadro della strategia comunitaria volta ad individuare nuovi strumenti per creare occupazione e potenziare l'impatto su di essa delle politiche comunitarie. In Italia sono stati accolti nel "Patto per il lavoro" concluso tra Governo e parti sociali il 24 settembre 1996 e sono stati recepiti nel nostro ordinamento dalla legge n. 662/96 e regolamentati con la delibera CIPE del 21 marzo 1997. Nell'intero territorio della provincia di Pisa sono stati operanti, fino a tutto il 1999, gli incentivi finanziari previsti dall'Ob. 2 del Regolamento 2081 dell'Unione Europea. I primi riferimenti al patto territoriale emersero in occasione della Conferenza provinciale di Programmazione del 3 aprile 1997. Successivamente la Provincia di Pisa, il cui statuto all'art .3 individua nella programmazione negoziata il metodo fondamentale della propria azione, sviluppò un ampio lavoro istruttorio che, con il coinvolgimento, tra gli altri, dei Comuni e della Comunità montana della provincia, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni di categoria, delle rappresentanze di altre Istituzioni ed aziende pubbliche, delle Università esistenti sul territorio e degli istituti di credito, consentì la stesura di un quadro di riferimento per la definizione di un patto territoriale per la provincia di Pisa.